mercoledì 7 marzo 2012

una svolta

Quella notte se la prenda l'oscurità, non si annoveri fra i giorni dell'anno, non entrinel computo dei mesi, sì, quella notte sia sterile.



La vita ha sempre delle svolte, quando uno meno se le aspetta. 
La svolta, in sé, fu facile, niente di straordinario. Accadde un giorno, come sempre, le cose, accadono nei giorni. Mai fuori. Non c'è mai una svolta che accada fuori da un'ora di un giorno- pensò Amanda- mai che una svolta avvenga altrove, in un luogo dove noi non ci siamo e non ci possa raggiungere. Arrivò in anticipo, precisamente ad un semaforo. Amanda e D. avevano fretta, ma rispettarono il semaforo, allora la svolta arrivò a quel semaforo. Né Amanda né D avevano pensato bene, con attenzione, all'ipotesi realistica di passare col rosso. Se l'avessero fatto forse nulla sarebbe accaduto nello stesso modo. Questo era stato il pensiero fisso di Amanda, per molto tempo. Ma la svolta li prese in pieno a quel semaforo.E' difficile dire quando una cosa comincia ad esistere, perché spesso, l'esistenza è solo un fatto di dimensioni, di visibilità. Le persone camminano, vanno in su e in giù per la strada. Molte di loro hanno un cancro, ma non tutte lo sanno. E' una questione di tempo e di visibilità.


Vivo senza pace,senza quiete, senza riposo. Mi è piombato addosso, il castigo.

Così quel giorno per Amanda fu diverso dagli altri perché al semaforo vide un'amica che attraversava la strada, la salutò e le disse: Siamo di corsa e ci vediamo dopo.
Si videro, in effetti, dopo. 
La svolta di Amanda,arrivò, così, in un giorno qualunque. A un semaforo.
La svolta la mise di fronte al fatto compiuto che le svolte esistono veramente.


A seguito di ciò D. disse ad Amanda che non c'era niente di cui preoccuparsi. Perché D., al contrario di Amanda, non amava le tragedie.



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