mercoledì 21 novembre 2012

cosa raccogli


se tracci una linea dritta ci pensi
che è anche possibile che sbagli
che è anche possibile
ma mentre la strada sale e tu
le vai dietro
come vai dietro
a tutto quello che cammina
come vai dietro
mentre la strada sale
e non si potrebbe - dicono -
non si dovrebbe
perché sai quante cose sbagliate facciamo in una vita
in un anno
o anche solo in una settimana, bene e allora tu
che vuoi
cosa raccogli
cosa ti chini come sempre a raccogliere
più giù non c'erano neanche fiori
perché io li ho visti laggiù
non c'erano
perché l'hanno già detto
che non ci sono fiori
li hanno mangiati tutti
non ci sono più
li hanno mangiati tutti
ma non importa
perché non importa a nessuno
l'hanno già detto
che l'avevano già detto
per tanti anni l'avevano detto
e non lo dicono più
se li sono mangiati perché avevano ragione
quelli che avevano ragione se li sono mangiati
perché non ci sono più
adesso
le cose di prima,
le smancerie
l'avevano detto
che le smancerie stavano per finire
che sono finite
adesso
le smancerie
per tutti
non ce n'è più smancerie per nessuno
se le sono mangiate tutti
tutti quelli che avevano ragione si sono mangiati
le smancerie
e le carezze
e le cose accarezzate
perché non ci sono più
una volta forse si vedevano ancora brillare
le luci
delle cose accarezzate
che non c'erano più
ma adesso no.
Perché le hanno mangiate
che l'avevano detto
e fatto.
E mentre la strada saliva
e tu dietro
sempre dietro
a salire dietro
come un bue di quelli che seguono senza saperlo
come un agnello di quelli che seguono senza saperlo
dove vanno
la strada non lo sapeva neanche
che poi non c'erano più
che dopo di lì non si partiva più
perché non c'erano e basta
erano finite da tempo
le strade non avevano più neanche un nome
perché i nomi sono cose d'altri tempi
sono cose di quando si andava ancora
fin da qualche parte
per poi tornare
per poi andare da un'altra parte
e tornare
e vedere se i campi erano di spighe o di girasoli
o per esempio anche
i canali
o i ponti sui torrenti
che adesso non ci sono più.
erano cose che nessuno toglieva
erano cose date dalla natura
per essere messe lì per gli uomini
da qualche parte
per essere viste o raccolte
e messe lì per quello
come visioni
durante le passeggiate
o anche se c'era la neve
per esempio
erano sempre sotto
aspettavano la neve per stare sotto
per fare la sorpresa di rinascere sempre
nello stesso posto
per fare anche uno scherzo
a chi passava
che non c'era più nessuno
e poi di nuovo
c'era qualcuno
che qualcuno c'era sempre
sotto la neve
ad aspettare
(per dire).
ma mentre segui la strada
adesso
non c'è più
è soltanto un salire inutile
per non dire
un salire senza fine
per non dire
un salire senza pace
senza ritorno
un salire soli
spinti dalla mano che spinge su
in salita
quelli che non ci vogliono andare
perché l'avevano detto tutti
che sarebbe successo
che sarebbe stata una disavventura
che si sarebbe abbattuta davvero
non come alla televisione
non come da qualche altra parte
con i fanghi o i veleni
di qualcun altro
o sotto la pelle di qualcun altro
o dentro le case di qualcun altro
lontano o negro
o filippino
o a Salvador de Bahia
si sarebbe abbattuta più vicino
molto più vicino
una cosa che ti può fare del male
che ti può toccare
come ti può spingere
come ti può trascinare
dove loro vogliono o dove loro hanno deciso
com'era stato scritto
che si può dire che non fosse stato scritto
dovunque
nei segni
sulla faccia di tutti quelli che lo sapevano già
e piangevano da molto tempo
o pregavano o piangevano
o anche niente
come sempre
seduti, aspettano
o anche prendere un caffè
o pescare dei piccoli pesci da ributtare subito in acqua
per non farli morire
per pescarli di nuovo
da ributtare subito dentro
per non farli morire
per pescarli di nuovo
sempre come un gioco,
o anche niente del tutto
come un'attesa
qualcosa di vero che succede
ma questa volta davvero
come una spinta
ma questa volta davvero
c'era scritto e l'avevano detto.
qualcuno l'aveva detto
e qualcuno l'aveva anche scritto
tanto tempo fa
non molto tempo fa.
Prendi il tempo
lo usi per ricordarti tutto
dove eravamo
la mano dov'era posata
o anche la parola esatta
o la poltrona
il rubino del velluto
che ti fa male
quelle date sui cartellini
come un inventario di tutte le cose fatte
come dimostrazioni per dire
io c'ero
ci sono stato
sono rimasto a guardare
a ricordarmi tutto
come se la vita fosse un memory
con tutte le carte spostate
i doppi
che ti ricordavi qui
e qui
che scopri le carte e ti ricordi tutto
perché c'eri
perché ci sei stato
dove stavamo noi un tempo
anche appoggiati
che per non starsi addosso le cose
si devono anche spostare
per non starsi addosso
si devono mettere più comode le cose
come più distribuite
come più distese
nell'aria
ma anche davanti, anche nella casa
o fuori
anche tra i rami
tra alberi
e sui tetti o più sopra
hanno voluto dirci tutto
per filo e per segno
e poi hanno spento tutto
per non farcelo vedere più
il buio
di prima
di quelli che lo facevano da tempo
da sempre
queli che lo facevano più terribile di quello che è
il buio
come una sostanza di veleno senza sogni
senza un perché
ma dopo si è visto bene
che non c'era da aver paura
che tutti lo fanno
come avevano detto
che tutti lo fanno
anche se non lo sapevano
o forse non lo volevano sapere.

Per motivi suoi
per ragioni che non si sanno
quando ha lasciato cadere tutto
qualcuno l'aveva detto
o pensato
in un altro modo
come in un sogno al contrario
una strada che sale
per scendere più su

è molto più giusto così
come infatti avevano detto
che sarebbe stato giusto
e come infatti è stato
per quelli che hanno visto
e potuto vedere con i loro occhi
per toccare con mano la verità
che è consegnata sempre in una scatolina piatta
di cartone o di bronzo
che poi qualcuno vince
o libera
o non vuole
o vince senza volerlo
come un essere umano
senza volerlo
si china a raccogliere qualcosa
che non era suo
lo raccoglie dal suo cadere
e lo porta con sé
per salvarlo dal essere calpestato
distrutto

Cosa raccogli?
il destino dell'uomo
il futuro dell'umanità
di un certo tipo di umanità
i prati invece
o la voce degli altri
come animali che piangono
quello stare attenti
a voler prendere piano
distanza.


lunedì 19 novembre 2012

per non sentirsi soli



aspettare cose
piccole
ma puntuali,
darsi dei compiti
e rispettarli fedelmente,
guardare l'estraneo
come l'amato altrui.

sabato 17 novembre 2012

17|11|12

le contraddizioni 
non si pacificano con la guerra
ma si posticipano
perché la guerra crea un sollievo
dà l'illusione di avere più chiaro tutto

che la giustizia si apra un varco.
non importa bene cosa sia questa giustizia
se risalga a un giorno a un anno
a cinquantanni o a mille
è come se ammazzarsi fosse una cura
contro la fatica di pensare alle cose umanamente
troppo difficili.
se ci fosse dio, basterebbe un fulmine.

giovedì 15 novembre 2012

15|11|12


Prima di andarsene
la luce fa il gioco più crudele
di rivelare le cose 
nell'atto d' esser vere
e  disparire.

martedì 13 novembre 2012

novembre


1
i segni indelebili, col tempo, non significano più nulla.



2
è colpa del tempo lineare
se le cose primaverili ignorano 
a quale primavera appartengono.

mercoledì 7 novembre 2012

una volta


dietro la porta
vicino alla scala
non saprei dire bene
dove avevamo
un grillo
era entrato una notte
che faceva fatica
non cantava per niente 
ma si vedeva che non era 
uno scarafaggio.