La lettera stava sul tavolo, Teresa aveva paura di aprirla perché era di sua nonna, le cose che arrivavano da sua nonna erano sempre un pericolo, anche se sua nonna era sempre stata buona con lei. Era una lettera che sua nonna le aveva inviato quanlche giorno prima di morire. La decisione, Teresa ne era certa, di farla recapitare post mortem non era stata casuale. Questo significava che prima di compiere il suo gesto estremo, la nonna, si era premurata di inviarle una lettera. Questo genere di pianificazioni non erano per niente estranee al carattere di sua nonna, anzi, ci stava perfettamente – pensò Teresa.
La nonna di Teresa, nel modo di morire, pensò Teresa, poteva ricordare Socrate, ossia uno che muore facendo sentire gli altri più relativi di lui, uno che mentre muore può dare l'impressione che siano gli altri a morire, piuttosto, e lui il solo a restare vivo.
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