martedì 25 dicembre 2012

ci sono troppe cose


di nuovo antibiotici tosse e clenil via aerosol

comunque è deciso: domani a cena farò omelettes con i semi di papavero.

mi leggo una biografia su emily dickinson e faccio i miei ragionamenti
sul fatto se sia meglio, nella vita, essere un segno,
o chi lo decifra.

non dormirò mai più,
ci sono troppe cose.

gurdjef diceva che i cattivi pensieri è proprio meglio non esprimerli, non lasciarli uscire. diceva che se tu trattieni un cattivo pensiero, risparmi comunque molta più energia di quella che spendi se lo esprimi. perché, a sua detta, quando esprimi un cattivo pensiero, diventi preda di qualcosa che non può andare in una direzione, diciamo (per semplicità) costruttiva. mentre se questo cattivo pensiero te lo tieni, lo fermi, non lo fai uscire, dopo un po' (sempre secondo gurjeff) si stanca di stare lì e si trasfroma in qualcosa di più utile e di migliore.

altri però invece dicono che se trattieni troppo i cattivi pensieri ti viene il cancro.

non saprei.

sabato 15 dicembre 2012

punto di vista

facciamo un esempio. un combattimento tra galli.
c'è il punto di vista dei galli. gallo uno , gallo due.
chi vince?
è chiaro: chi sta vincendo pensa tutta la situazione 

a suo favore.


poi c'è il punto di vista di chi guarda i galli.
di chi ha scommesso.
di quanto ha scommesso.

poi c'è il punto di vista delle galline

poi c'è il punto di vista di chi perde e quanto
di quanto gli costa perdere

poi il punto di vista di chi vince
di quanto guadagno gli porta quella vittoria
singola
e di quante vittorie gli servono
per vincere

poi c'è il punto di vista dei curiosi
di quelli che sono lì solo per guardare
e non scommettono niente
poi c'è il punto di vista dei galli
che devono ancora combattere
di quelli che hanno già combattuto
e hanno perso
di quelli che non combatteranno mai
perché sono troppo deboli
o troppo vecchi o malati dalla nascita
e non hanno mai combattuto

poi c'è il punto di vista
dei pulcini appena nati,

di quelli che diventeranno galli
o galline
o polli arrosto esposti nelle vetrine calde

poi c'è il punto di vista di chi non è previsto
sta da barbiere o sfoglia il giornale,
sale o scende le scale
si beve un caffè
si smazza le carte
semplicemente non c'è
è da un'altra parte 


si alza,


si siede,


non visto,


non vede.




non vede.

io vorrei credere a tutto

io vorrei credere a tutto.
alle creme
alle preghiere
alle istruzioni per l'uso
al detersivo ecologico
alle proposte di pace
alla reincarnazione
alle sigarette elettroniche
agli orari dei treni
all'idrocolonterapia
ai contratti vodaphone
agli amici su facebook
ai cinque tibetani
al win for life
alla famiglia
alla legalità
al blu oltremare
al rosso rubino
al bianco d'ossa.