mercoledì 7 marzo 2012

non sono venuto al mondo, per salvarlo

Entra - dice, entrate.
poi non molto altro.
Il mondo e le cose viste
da uno che non ha voglia
sono come laccate
lucide di una bellezza 
lasciata sola, non invocata.
Le sue mani non prendono
carezzano l'aria,
non la perturbano.
Non sono venuto al mondo
per salvarlo, non sono stato
chiamato. Mi sono posato qui
quand'ero stanco,
la terra mi ha lasciato fare
ho serrato le ali, ho dormito
mi sono svegliato qui
e qui sono rimasto.
avevo troppe cose tra i piedi
per andarmene.
Ho guardato esseri piccoli
frugare nella sabbia
Ho guardato scendere l'acqua
mi sono ricordato dell'acqua
e mi è venuto da piangere
e da fare pipì.
Ho guardato il sole salire
mi sono ricordato del sole
mi è venuto da strizzare gli occhi
e cantare.
Ho guardato chi mi passava vicino
ho visto un lupo cacciare un cervo
ho visto un cervo mangiare un filo d'erba
Tutto qua? - ho chiesto -
Tutto qua - mi hanno risposto-
è la natura, vedi tu.
Allora poi ho avuto paura,
ma la paura ha avuto freddo e se n'è andata,
Ho avuto sonno, ma al sonno non piace star fermo
ho avuto un amico del cielo alto
teneva le ali ferme era tutto d'un pezzo
ma non guardava mai in basso,
se non per fame.
Sto qui per non perdermi.
Non amo nessuno, non ho le istruzioni,
per molte cose non ho le istruzioni.


 

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