solo due cose:
quando io e mio fratello andavamo a dormire da nostro padre,
il turno del giovedì, mi pare, o del martedì (ma più il giovedì),
la mattina pioveva sempre. Non erano mai piogge torrenziali, ma una pioggina fitta che quasi non si percepiva con gli occhi. Era la pioggia del mattino degli anni settantacinque o settantasei o settantasette, di quando la FIAT buttava ancora in aria grandi quantità di cose. Così, noi andavamo (non per mano) con la cartella, fino alla paletta dell'autobus. Non faceva freddo, dovevamo solo stare attenti a non sbagliare fermata e a cambiare in piazza robilant per arrivare a scuola. Non eravamo soli, perché sull'autobus c'erano tantissime persone, ma non ne conoscevamo nessuna. non ci tenevamo per mano, anche se forse avremmo voluto, perché dovevamo stare attenti a quando scendere.
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