se uno guadagna trecento euro l'ora e un altro guadagna sei euro l'ora, allora
è come se il primo vivesse di più.
anche se il primo vive la metà, ha sempre vissuto molto più tempo libero del secondo.
la vita è nel tempo libero?
se per mantenerti lavori tredici ore al giorno, per cosa ti mantieni? quando vivi? vivi per mantenere chi?
allora mi faccio queste domande perché ho pensato a questa installazione
in cui si fotografano delle sagome di figure professionali,
e sotto c'è scritto il reddito orario e l'età. e poi la speranza di vita libera.
e da questo si dovrebbe capire che certe categorie, praticamente, nascono morte.
anche se non sono del tutto d'accordo con la mia installazione.
ed è questo il bello. perché c'è qualcosa che non si assoggetta alla dimensione temporale. c'è qualcosa
che sfugge al conteggio.
come i neutrini.
in definitiva la mia installazione pensata,
vorrebbe aprire
la questione
senza però risolverla.
perché è il tempo che mi interessa.
credo che il tempo sia in qualche rapporto col denaro,
ma che questo rapporto non sia una funzione semplice.
anche se all'apparenza tutto farebbe pensare
che le cose stiano così.
in effetti, dati alla mano, il tempo non si può
né allungare nè restringere.
però non è così.
non vorrei che questo adesso potesse sembrare
un discorso di riscatto,
un discorso cristiano sulla forza del perdente. no no.
è una questione aperta. tutto qua.
un lavoro sulle sagome.
buona notte.
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