domenica 30 settembre 2012

1-10-2012

Ultimamente ho notato che cambio nome alle cose. Il cavatappi lo chiamo lavello. una lampadina la chiamo pila. il tappetino bianco del bagno lo chiamo burro
Non va per niente bene
come avrai capito
Ho anche delle cose da dire a proposito del dado biologico:
fa schifo
lo metti nella pentola e non si scioglie neanche in tanta acqua,
così c'è sempre qualcuno a cui finisce in bocca un grumo salato che viene da vomitare.
Perchè fanno queste cose?
perchè ci tradiscono in questo modo?
c'è bisogno di far vomitare la gente in nome dell'ecologia?
non difendo il brodo di dado di carne a tutti i costi, ma almeno è una cosa come tutte le altre. Non fa più male di tutte le altre. Non rimane un grumo.
Il senso del dado è che si sciolga. se vogliono fare un dado biologico, dovrebbero farlo che si sciolga come gli altri. secondo me.
Oggi alle sette pensavo che la giornata sarebbe potuta cominciare meglio, era presto
potevo alzarmi e fare quello che volevo.
era presto.
invece, a forza di pensare a quello che volevo, sono rimasta ferma a pensare e non ho fatto niente.
pensavo: tutta la gente a quest'ora ne fa di cose, sai quante cose fa la gente intanto che tu sei qua bloccata a non fare niente. Pensavo: dovrei andare in posta. Pensavo: quasi quasi me ne vado in biblioteca a cercare un libro di Aldo Nove.
Pensavo: adesso mi metto le scarpe e vado un po' a correre, così mi schiarisco le idee.
Però poi mentre pensavo a correre subito mi è tornata in mente una volta che c'era la neve sul sentiero per correre e non ci si poteva correre perché si faceva fatica persino a camminare, che si doveva alzare un piede dopo l'altro e tenere le dita strette altrimenti rimanevano gli stivali infilati dentro e usciva solo il piede con la calza, che dovevi recuperare lo stivale senza appoggiare il piede nella neve. Qualche volta succedeva.
Ho avuto nostalgia per quando si camminava nella neve.

Metto molta attenzione a non sbagliarmi.
Sento che in questo periodo mi è molto facile sbagliare. mi avverto continuamente: non sbagliare, non sbagliare, non sbagliare.
Anche se non so cosa dovrei sbagliare. 
Non faccio niente.

Con Ti le cose non vanno troppo bene, si sveglia molto presto,alle cinque e mezzo sei, per tirarsi i capelli e mettersi la lacca.Fa scorrere l'acqua calda per delle ore. Vorrei, come madre, comunicargli dei valori più alti. fargli capire l'importanza della democrazia e cose del genere. Ma non vado mai oltre il vaffanculo.
Niente da fare.
Non riesco a formulare bene le frasi.
Vorrei che capisse che finché continuerà a preoccuparsi di come si veste e di come si stira i capelli le cose non miglioreranno. Non peggioreranno magari, ma non miglioreranno.
Ieri in macchina ha messo una stazione radio dove parlavano della storia della musica house.
per un attimo mi sono chiesta se mi stesse sfuggendo un mondo.
cioè mi sono chiesta se non fossi io a dovermi fare più domande su tutte queste cose che a lui piacciono  

Quando meno lo vorrei incontro la padrona di casa. Si materializza vicino alla porta di casa con quella voce bisbigliante, come se fosse in chiesa. E parla quasi sempre di soldi. Mette paura, mi chiama per nome ma mi dà del lei.

Col marito almeno ci scambiamo opinioni sui semi dei pomodori. Ho notato che quando vado via lui mi bagna le rose e la magnolia. Se lei lo venisse a sapere non credo che approverebbe, che lui usi la loro acqua per bagnare le mie rose.

Nessun commento:

Posta un commento