giovedì 2 agosto 2012

pour en finir avec le jugement

qui. e altrove.
queste facce non si sopportano più
queste facce da servi ossequiosi
che ti si inchinano persino solo perché
non hanno niente da perdere
in quello stato inchinato.
inchinarsi è un esercizio
al quale ci si può abituare.
io vorrei
vorrei
che non fosse un esercizio
che costasse fatica
almeno.
invece no. la fatica è altrove.
non so se con queste facce ci si possa anche parlare
o se esistano solo in quanto facce
e niente più
ma vorrei dire loro
care facce
siete orribili
siete delle smorfie
vergognose
e vuote di senso siete dei servi inutili siete solo dei servi
state lì
perché qualcuno vi ci ha messo
non perché aveste qualcosa da dire
anzi, se aveste avuto qualcosa da dire
molto probabilmente non ci sareste stati.
povere facce miserabili
voi siete la faccia
peggiore che uno possa augurarsi di avere quando nasce.
voi siete così orribilemente facce
che non vi accorgete neanche quando uno vi insulta
perché non avete il cervello
dietro la faccia.
per questo non mi voglio neanche dare la pena di insultarvi troppo
il giusto
giusto per liberarmi di questo peso che mi porto.
care facce,
se voi sapeste o poteste anche solo immaginare
quante persone serie ci sono al mondo
ma voi non potete immaginare niente
perché siete facce e dovete restare tali
allora cosa posso dirvi facce,
godetevela e spassatevela
chissà se esiste il piacere nell'essere quello che siete
chissà se esiste un paradiso delle facce
spero di sì.
ma spero anche di no.
spero che siate destinate all'estinzione
in quanto facce.
siete orribili e maldestre
siete disgustose.
che schifo essere una di voi
non vorrei esserlo per niente al mondo
anche se essere una faccia può tornare comodo
non vorrei mai essere una di voi.

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