martedì 2 agosto 2011

rimpicciolire

E allora avevo preso tutte le decisioni
ma erano cadute tutte di mano
prese tante volte che cadevano
come carte non mie
e non sapevo come né cosa
per via del tempo che era sempre più tardi
e non ci si poteva fare niente
e me lo dicevano che nessuno poteva, 
ma io speravo lo stesso.
Veniva voglia di camminare,
ma non si sapeva dove
veniva voglia di vedere un mare
ma non si sapeva dove,
veniva voglia,
perché tutti erano stanchi
e anch'io. 
Poi c'era la stazione 
ma non ero io a partire
io ero per camminare fino in fondo al binario
per non perdermi andavo dritta tutti quei passi
giù in fondo al binario
andavo dritta e vedevo il numero del vagone
che era per andar via.
Ma io non mi facevo prendere dal rapimento
una cosa alla volta mettevo via 
ché niente doveva essere in cerca.
Tutto deve avere (e questo l'avevo capito)
un posto.
Tu la mia mano l'hai vista?
Che si muoveva come fanno le mani
ai treni che vanno
come fanno le mani
che guardano i treni che vanno
con amore
quel tremare su e giù
per forza di quelli che restano
per forza di quelli che se ne vanno
per giunta sola 
rimasta lì 
a rimpicciolire.

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