mercoledì 31 agosto 2011

je glisse hors de tes mains


Dieu marin et chimère
nous sommes l'eau et l'air
fuyant loin de la terre
*

tutte le nostre cose appese
per me se ne possono anche andare, 
non le voglio più
sono io che le ho appese e non le voglio più
non mi voglio ricordare e non mi interessano.
Oggi non va da nessuna parte, 
perché oggi si resta qua, serenamente,
non si scappa dalle feritoie
e non si scappa e basta.
l'altra volta che siamo scappati,
tutte le mattine ci si guardava in giro
e poi si scappava,
com'è naturale
storia di prede millenarie
animaletti del cazzo tutte le mattine
che scappano alla rinfusa fottendosene di tutto
(ma anche gli animaletti,
si fottano gli animaletti)
via le foto, via l'intero spettacolo.
viaggio last minute senza fede, prostituito, 
senza promesse, senza impegno
(non vedo niente, non fotografo niente che non mi tolga la speranza)
cosa vuoi che facciano i miei volatili di carta?
caduti dal dispiacere
raccolti, fatti rivolare a fatica
caduti ancora.
Che farne di una mia poesia che celebra il cielo?
canterei piuttosto lo squartarsi lento e pacato
l'annegare corredato di sorriso
la croce al collo
scarpe,oroscopo,cucina d'alghe, bambini mescolati
a sali di magnesio
a fosforo bianco.


Eppure non succede niente
non succede mai niente
per giorni e giorni e poi 
all'improvviso
viene giù qualcosa da dimenticare.

je glisse hors de tes mains
tu te changes en parfum
ces jeux là 
n'ont rien d'humain
  




* Brigitte Fontaine








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