mercoledì 15 dicembre 2010

gli occhi e le ossa diverse dalle tue




















sono stata in fretta dove
mi hanno tagliata e cucita
poi di nuovo mandata via.

allora quando sono fuori mi compro sempre il cappuccino.
perché il cappuccino non so perché
mi fa tornare a essere come gli altri.
non c'è niente adesso. 
anch'io non mi ricordo più il perché
ero tanto stanca ieri di tutte queste storie
avevo solo voglia di incontrare qualcuno
che non c'entrasse niente con nessuno
e che fosse fuori da tutti questi numeri

e mi dicesse allegro sai che c'è
sai che c'è:si ricomincia tutto da capo han detto
con queste nuove carte che tirava fuori dal taschino
e queste carte nuove, una volta aperte
si dimostravano del tutto inaspettatamente
buone, di un buono
come fosse tutto da un'altra parte.
che uno si prende per mano da solo a volte
e da solo certe volte si dice non importa, non ti preoccupare
e poi si dice di nuovo non ti preoccupare
ne ho vista di gente. e questo a volte può dare consolazione
ma a volte non la dà.
a volte ti serve proprio qualcuno che ti abbia 
gli occhi e le ossa diverse dalle tue.

che la solitudine le volte che la conosci
è proprio una cosa orribile.

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