sabato 20 novembre 2010

buone regole

ci sono cose che è meglio non dire di pensare e cose che è proprio meglio non pensare neanche. bisogna pensare solo cose che si possono pensare e dire solo cose che si possono dire di pensare. le cose che si possono pensare ma non si possono dire, occupano spazio a ufo nella testa, se il pensiero non esce, comprime. i pensieri compressi, che non si possono pensare, non pagano l'affitto. vanno sfrattati.i pensieri sfrattati vanno messi al sicuro in luoghi appropriati, che li rendano incapaci di nuocere alla realtà data. la realtà data può e deve essere pensata. la realtà data fornisce il pensiero su se stessa e dispone che qualunque altro pensiero non sia autorizzato a rappresentarla.

qualuque pensiero non autorizzato, non è considerato rappresentativo e dunque non è considerato legittimo. i pensieri illegittimi abitano le menti abusivamente e non sono legali, non hanno permesso di soggiorno e vanno dunque rimpatriati. la loro patria è fuori dalla realtà. la realtà è tutto, la realtà è tutti i luoghi. i pensieri non autorizzati non sono autorizzati all'interno di essa e neppure all'esterno di essa, non essendovi, in realtà, alcun luogo al di fuori di essa.

pertanto, chiunque producesse pensieri non autorizzati, senza permesso di soggiorno, è tenuto a denunciarne l'esistenza temporanea e a procedere alla revoca della suddetta esistenza temporanea.l'esistenza temporanea di un pensiero non autorizzato, non ha comunque valore di realtà. anzi, è considerata un attentato ad essa e, come tale, prevede un ammonimento.

due ammonimenti fanno del pensatore un sovversivo.

tre ammonimenti fanno del suddetto pensatore un malato di mente.

quattro ammonimenti sono troppi. la realtà non li tollera.

la realtà non tollera alcun pensiero che possa mettere in discussione la logica e il procedimento atti a legittimare la propria logica e il procedimento di legittimazione della stessa.

la realtà non puo' in alcun modo garantire la sicurezza dei propri componenti, se non avvalendosi di strumenti di auto tutela e protezione. la tutela e la protezione agiscono per garantire, a tutti i componenti della realtà, il diritto alla prassi di esistere. la prassi è determinata e garantita dalla pre esistenza a tutti i pensieri che possano mettere in discussione tale stato di prassi. 

la prassi è garanzia di autolegittimazione. la prassi è la base e il fondamento di ogni realtà che possa dirsi tale. la realtà è una. la prassi è molteplice, ma fa capo ad un unica logica di riferimento, che la avvalora e le conferisce attendibilità.

tutte le prassi sono attendibili.

la prassi è il pensiero pensabile, la prassi è il pensiero dicibile.

altro non c'è.

altro non deve esserci.



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