venerdì 30 dicembre 2011

tu stai in mezzo al mondo

la vorrei fare una poesia accogliente
per tutte le cose del creato
non per te solo,
una poesia anche per le piante e i fiori
per il cielo e le colline e i torrenti,
ma quando cominicio a pensare
insieme ai fiori
insieme alle montagne
e al vento e alla terra
mi vieni sempre in mente tu 
Tu stai in mezzo al mondo
e io mi devo accontentare di questo.
Se fossi una pecora
scriverei dell'erba, del fieno
dei miei agnellini che corrono;
se fossi un geco scriverei del sole
dei muri e del sapore delle mosche
non scriverei certo del mare:
quell' enorme massa azzurra non la comprenderei
E' normale che io voglia scrivere di te
che mi venga naturale e facile
perché se metto la mano in tasca
ne escono foglietti con i tuoi numeri di telefono,
non sono mica una santa ama senza distinguere,
come fosse un faro che gira la testa tutta la notte
e dove l'occhio si posa
 illumina ogni cosa.
Io posso solo nasconderti dietro
una caffettiera
 farti passare in forma d'ombra
dietro la porta socchiusa
posso parlare del temporale
prima che tu tornassi a casa, del grano 
dei sassi su cui sedevi
della chiesa con in cima due colombre
che non ti sembravano vere finché una
non è volata via.





giovedì 15 dicembre 2011

non per caso e non senza bussare

scegli il luogo e scrivici sopra
qui
poi qui sarà il luogo in cui
ti si potrà trovare.

mercoledì 14 dicembre 2011

accade


Troppo sotto i nostri occhi
troppo in fretta o troppo lentamente
i sensi non possono cogliere
non possono colpire. Accade.
Vorrei difenderti con il coltellino 
con il cacciavite a stella e il cavatappi
che serve per tutte le cose.
Vorrei difendermi.
Prendo la tua mano perché esiste
la prendo come un fiore
perché esiste
cerco lì una via di fuga.
Avevo una fede delicata
nelle foto di pochi anni fa
credevo molto
nel dentro
che dentro si svelava.
I nostri alberi hanno salutato
il cielo.

venerdì 9 dicembre 2011

calze











sputare il riccio




in questi giorni va a gonfie vele,
come se avessi ingoiato un riccio.

mi servirebbe un pentolino vecchio per la colla delle mani di vincent.
non mi va di usare un pentolino nuovo che poi tiene il sapore
anche se lo si lava molto bene.

mi serve un pentolio vecchio
e sputare il riccio.

ieri ho scoperto che uno pensa cose orribili di me
anche gente che poi quando la incontri ti sorride e cicciccicicciccià
potrebbe essere che poi, appena non ci sei, dica subito cose orribili su di te.
bisogna esistere con molta circospezione.

le mani a vincent, le voglio con le dita lunghe e nodose.
come se pensassero ma con l'artrite.

io non faccio male a nessuno
me ne sto qua. tutt'al più prendo la macchina
vado a farmi mettere il liquido per lavare i vetri.

lunedì 5 dicembre 2011

esaudimento

Ma a volte gli occhi non sono predisposti 
o sfiancati non vogliono 
far posto alla visione.