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1dicembre

la bellezza si consuma.
ma sotto la bellezza,
c'è sempre la bellezza.

dovrei comprarmi dei pesci rossi e guardarmeli. al posto di andare in giro a buttar via tempo coi pesci rossi degli altri.

domani prima cosa mi compro dei pesci rossi, una bella boccia da pesci rossi, la metto sul tavolo e sto li a guardarmeli.
se qualcuno telefona dico che ho da fare, se qualcuno viene a trovarmi dico che ho poco tempo, devo guardare i pesci rossi.
se qualcuno mi chiede di guardargli i pesci rossi, dico che no posso perché ho già i miei da guardare.

dedicherò ogni momento della giornata ai miei pesci rossi nuovi.
uscirò di casa solo per andare in biblioteca a cercare libri sui pesci, a cercare il capitolo dei pesci rossi dentro il libro dei pesci. trascriverò ogni informazione sul taccuino e poi tornerò subito a casa a vedere i pesci rossi, se stanno bene e come si comportano nella loro boccia.

purtroppo da domani sarò molto impegnata.
avrò un bel daffare con diciotto volumi di ittiologia applicata.
sono spiacente.
sono occupata fino al duemilasedici.

penserò molto. penserò: cosa penseranno i miei pesci rossi?
i miei pesci rossi mi daranno molte soddisfazioni.

un giorno porterò al mare i miei pesci rossi. in treno.

 

30 novembre

ripetere, consola.

 

la mattina mi piace ritrovare le cose che si erano perse.

 

se avessi un fidanzato, lo tratterei bene. gli porterei il caffè con la schiumina.

se avessi un fidanzato stamattina, gli direi: visto cos'ho fatto per te stanotte?
una cattedrale.

se avessi un fidanzato stamattina, non salterei sul letto. non farei rumore di porte. lo lascerei dormire ancora un po'.

29novembre

le lampadine a basso consumo
saranno anche ecologiche
ma fanno schifo.
non se ne può più di avere queste schifezze
bianche come mozzarelle
attaccate al soffitto.

 

un giorno di questi mi prendo su e mi porto al mare.

 

28 novembre

io, piuttosto che stare in ospedale, preferirei che mi sparassero un bel colpo in testa a bruciapelo e di schiena.

27novembre

non dovrò più sottopormi a nessuna procedura.
la maggior parte delle procedure sono sistemi
per costringere la gente
ad occuparsi delle procedure.

questo è proprio un inverno romantico di quelli che si potrebbe                                                                                                                             morire di freddo con una scatola piena di scatole di fiammiferi appesa al collo.

 

meditavo se comprarmi un apriscatole
poi ho pensato che si può benissimo farne a meno
si può usare un coltello e una scarpa
oppure un cacciavite e un coltello
un punteruolo e una pietra,
oppure si può contemplare la scatoletta,
non c'è affatto bisogno di mangiare tutte le cose
solo perché stanno nello stipetto del commestibile.

 

26 novembre

sto qui aggrappata alla mia polvere,

tra un po' vado in un bosco
mi servono dei rami e delle foglie
anche se non so perché.

24 novembre

non sono comunista. odio solo i ricchi. i ricchi mi fanno venir voglia di essere comunista.se non ci fossero i ricchi sarei socialdemocratica.

 

23 novembre

perché vi dovreste comprare la mia cultura?
perché ve la porto a casa
perché è calda d'inverno
e fresca d'estate
perché non vi insulta
perché vi rilassa
perchè è rosa
perché è scabrosa
perché è trasgressiva ma non pericolosa
perché è di tendenza
perché non fa una piega
perché non è incompatibile con tutto il resto
perché è un valore aggiunto
perché non vi mette in discussione
perché fa bella figura
perché è da ridere
perché non ho alternative
perchè mi faccio schifo
perché non so cosa farmene se non ve ne fate qualcosa
perché è carina
perché è gratis

 

 

 

se proprio non volete la mia cultura almeno compratevi
i miei ricordi di infanzia, l'orgoglio di mio nonno partigiano, il mio culo, la mia lavatrice.

 

22 novembre

c'è uno che lavora al centro per l'impiego di qui, che sembra uno della mafia russa o pure uno del kgb, che però è albanese, che è la prima volta che esco dal centro dell'impiego con delle informazioni utili e l'impressione di non essere un marziano su plutone.

 

21 novembre

inciampo nei dettagli,
rami e ragni.

comunque adesso vado a dormire. spero di svegliarmi domani molto più sveglia. e con i soldi per le sigarette.

 

17 novembre

prendere decisioni mi devasta.
non so come liberarmi di questa libertà di prendere decisioni.
darei qualsiasi cosa per liberarmi del libero arbitrio.

 

un dentista che dopo che ti cura i denti si fa pagare a cappello.

 

la gente, in genere, ha più fiducia nei ciccioni.

 

cercare di non cercare niente.

 

a pranzo mi sono mangiata una michetta col miele.
mi dava soddisfazione.

 

 15 novembre

prima, quando ero piccola, pensavo che la rivoluzione fosse un andare da una cosa brutta ad una cosa bella. invece adesso mi sembra più che sia come girare un bicchiere tappato, pieno di argilla e acqua, dove non si sa più se è meglio quando l'acqua è torbida e non si vede niente o quando l'acqua si illimpidisce ma l'argilla si deposita sul fondo.

13novembre

una volta una signora ha tirato davvero
la manopola rossa del freno d'emergenza
le hanno dato la multa
le hanno chiesto la carta d'identità.
aveva il collo di pelliccia, sembrava offesa
ha detto di aver sbagliato treno,
che voleva scendere e non sapeva
come dirlo, poi il treno è partito.

12 novembre

la polvere sulla punta
delle cose toccate

 

Così adesso anche la violetta
da mantenere e quant'altro
la luce,
la violetta viziata con le foglie di seta
che mi hai regalato,
per ricordarmi.

11 novembre

smettere di fare cose malvagie a me stessa. farle a qualcun altro.

9 novembre

da una parte la cosa pendeva dritta,
dall'altra pendeva storta.
se la raddrizzavi dalla parte storta,
ecco che subito la parte dritta
cominciava a mettersi storta.
come se si fossero messe d'accordo,
le due parti, di non pendere giuste.

 

4 novembre

certe volte il fatto di non avere capacità imprenditoriali mi mette proprio tristezza. per questo avrei bisogno di un marito, o qualcosa del genere, di quelli che seduti a tavola si sfregano le mani, poi le battono, poi le sfregano e poi le posano sul tavolo, respirano e dicono: allora, (pausa), si fa così.