Che non ci si attacchi in questo modo
la colpevolezza che c'è nelle cose
che è come una polvere.
Noi prendiamo sempre per esempio
quello che abbiamo vicino
come se fosse nostro
o comunque avessimo più diritti su di lui
di lui, oh! perché?
Non siamo gentili con le cose che esistono
non siamo gentili mai
perché, come esseri umani
non siamo gentili?
Perché non vogliamo sporcarci
e non vogliamo sporcarci
sempre in continuazione
di qua no
di qua non si passa
da nessuna parte.
Prendiamo un fiore, anche piccolo
è sempre meglio
perché non parla
per esempio
ed è meglio
e si nutre di quello che gli casca giù
(non che mi interessi adesso fare un discorso ambientalista).
Vedi, con le mani,
noi prendiamo tutto
dev'essere quello il problema
di toccare male
così inopportuno
con dentro qualcosa che ha dell'atto del volere
già nello sfiorare.
Io non voglio essere buona
oggi
non voglio usare le parole per abbellire
non voglio compromettere le parole
per nessuna cosa umana.
E alla fine c'è
ma non negli occhi
quello che dici sempre che non c'è.
Certi poeti dovrebbe tagliarsi i capelli
fare della propria poesia una forma
di espiazione gigante
per recuperarsi
per recuperare il modo
chiedere scusa
a nome di tutti
a tutto.
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